Racconto
DESTINAZIONE NORD
L'idea nasce dal sogno di ogni mototurista:
il mitico capo nord deve essere raggiunto almeno una volta, nella vita! Tra foto, itinerari, consigli e guide turistiche ci innamoriamo del tragitto e, di comune accordo, decidiamo non valga la pena giungere sulla "rupe" in tutta fretta senza gustare ciò che di meglio ha da offrire la Norvegia e non solo.....
Ci lasciamo alle spalle la Germania e fra traghetti e ponti giriamo da un'isoletta all'altra (Als, Fionia, Tasinge, Langeland) prima di entrare nello Yutland, l'unica regione continentale della Danimarca.
Come sempre immaginata: paesaggi piatti di un verde che sembra finto a contrasto del cielo, quasi sempre nuvoloso di brutto, qualche mulino a vento e fattorie modello disseminate qua e là.
La calma regna insieme alla pulizia: è tutto fin troppo perfetto. Visitiamo ritrovamenti vichinghi ; i paesini , con case tipicamente danesi , sono qualcosa di fantastico per non parlare poi dei castelli fiabeschi . Fra uno scroscio d'acqua e l'altro (non ci ha risparmiato nemmeno un giorno) ci ritroviamo sulla punta estrema della penisola dove si uniscono i mari Kattegat e Skagerrak. Manco a dirlo una dirompente pioggia ci accompagna fino al porto di Hirtshals costringendoci a dormire in albergo, un po' caro, mentre tutti i campeggi trovati, nonostante la grande organizzazione e una pulizia impeccabile, costano meno che in Italia. Il giorno successivo lo passiamo ad aspettare l'imbarco per la Norvegia cosa che avviene nel tardo pomeriggio e siamo fortunati! Due ragazzi di Como, con l'auto, non traghetteranno prima di quattro giorni! Arriviamo a Kristiansand alle 21.30, è ancora giorno, e splende un po' fioco ormai il sole. Il meglio ci attende ma già da subito una conquista: il fatto di avere messo piedi e ..... ruote nella terra dei Troll , dei fiordi , dei sogni , finalmente ci siamo!
Il nostro giro norvegese si concentra nella parte occidentale, la regione dei fiordi: Kristiansand /Kristiansund , una costa molto suggestiva. I monti e i ghiacciai che si specchiano nei fiordi formano scenari incantevoli, come incantevoli sono le innumerevoli cascate che si gettano in essi; questa natura intatta ci mozza il fiato e giorno dopo giorno siamo sempre più "presi" da questi immensi spazi.
Fra le città viste senz'altro è Bergen la più affascinante: notevole la sua vista dal monte Floyen, bello è perdersi nell'animato mercato del porto fino a sbucare fra le vecchie case anseatiche nel quartiere Bryggen .
Fra i passi, il fantastico Trollstigen , soprattutto per la strada che scende ad Andalsnes, dove 11 tornanti si incrociano con il corso di una cascata che salta spruzzando di roccia in roccia.
La strada interna che ci porta a Oslo non presenta meraviglie ma conosciamo un motociclista e lo seguiamo ad un motoraduno nei pressi della capitale.
Ci stupisce il grande numero di donne con la propria moto,
c'è grande baccano, musica,
falò (il freddo si sente anche a fine luglio)
birra, rutti....... qualche ubriaco.
Poche le differenze dai nostri!!!
Oslo non ha grande fascino, troppe le costruzioni moderne, però la vitalità che regna per le strade la fa diventare piacevole e familiare. Molto interessante il museo delle navi vichinghe , carina una visita al trampolino da sci più grande del mondo (anche solo per il panorama), bello da morire il parco di Vigeland pieno di particolari statue raffiguranti esseri umani che ci raccontano l'intero ciclo dell'esistenza, dall'infanzia alla vecchiaia.
Attraversiamo un pezzetto di Svezia fermandoci a Goteborg e altri paesi consigliati che non sembrano interessanti, anzi, sentiamo un' atmosfera poco accogliente, freddina ma non importa! Siamo qui solo per comodità, un traghetto ci porta in breve nella Selandia, un'isola danese non ancora vista, l'isola di Copenaghen. E' già aria di rientro ma visitiamo altri bei castelli, altri campi vichinghi e soprattutto la meravigliosa capitale. L'approccio con questa città non poteva essere migliore, ricordiamo ancora la gioia di vivere che emana, i suoi canali , anche se, un giorno non è bastato a conoscerla meglio: TORNEREMO !
Dalla Selandia passiamo a Mon , l'isola delle falesie gessose. Attraversiamo Falster e Lolland (tutte collegate da ponti) senza però prestarvi grande attenzione sarà per la stanchezza o, forse, la ripetitività dei paesaggi. Anche questo viaggio volge al termine e traghettando verso la Germania il pensiero vola ancora lassù: Lysefjord , Hardangerfjord , Sognefjord , Geraingerfjord
hanno lasciato in noi una gran voglia di tornare.....
Che sia proprio Capo nord la prossima meta?